Signore,
Tu che
nei sogni
m’hai
rapito,
trasformando
me
Tua
umile
creatura,
in
fonte
inequivocabile
di
speranza e
di
sollievo,
per
coloro che
soffrono
nelle
membra e
nello
spirito,
fa si
che le mie
mani
sappiano
lenire
sempre
le
sofferenze
altrui
coi
giusti
medicamenti,
così
pure la
mia mente
che
origina
dal Tuo
cuore
colmo
di bontà,
sappi
con le
giuste
parole
essere
di
conforto
verso
coloro che
ammalati
traballano
nella fede,
perché
come me
comuni
e miseri
mortali.
Riconducimi
con
tempestività
sulla
retta via,
ogniqualvolta
nei
pensieri
mi
allontani
dai
buoni
propositi,
ricordandomi
in ogni
istante
che il
mio essere
Infermiere,
altro
non è
che
pura
missione
verso
il
prossimo,
in cui
vedrò
sempre
mio
fratello.
sia
dunque
fatta
sempre
e solo
la Tua
sublime
e unica
volontà.
A M E
N.
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