Mai più,
rivedere
vorrò
quei
piccoli
sguardi
smarriti
nel vuoto
e incavati
nei volti
di quegli
esili
corpicini;
la fame,
la sete
e le
malattie
d’ogni
genere, li
han
ridotti
alla pura
somiglianza
di
scheletri
viventi…
L’avarizia
e
l’iniquità
di popoli
supremi
che
li hanno
oppressi e
oltraggiati
oltre ogni
limite di
sopravvivenza;
nel
dimenticare
ogni
amore e
fratellanza,
pur
d’accaparrare
ricchezze
da
sperperare
in una
vita
fatta
d’odio e
d’indigenza…
Mi
mortificano
nell’essere,
d’appartenere
ad una
parte
di terra,
che di
buono…
ha solo
l’illusione
d’essere
diversa;
diversa da
un terzo
mondo
che ognuno
di noi
ha
generato
suo
malgrado,
accumulando
inutili
tesori
e false
nobiltà.
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