Non
pregare se
fede non
hai,
non
sprecare
il tuo
tempo
o
perlomeno
quel che
ti resta,
per
implorare
colui che
non
conosci.
Lui
t’ha
inseguito
da tempo,
sin da
quando il
tuo primo
gemito
ha dato
fiato alle
tue membra
e vita
al tuo
essere
immondo.
L’hai
schivato
lungo i
percorsi
agiati
della
tua
esistenza,
non
riconoscendolo
nei
disastrati
altrui,
poiché
inorgoglito
dalla
tua
stupida e
vana
ambiguità.
Per
cui, non
pregare
ora che
tutto
quanto
intorno
sta
crollando,
ma alza
gli
occhi al
cielo
misericordioso…
Lui,
va ben
oltre la
tua
meschina
preghiera.
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